Glossario Assicurazioni: guida a termini e clausole (con esempi)
Quando parliamo di assicurazioni, spesso vengono utilizzati termini di cui non tutti comprendono il significato. Sono parole che appartengono al gergo assicurativo, che però dovresti conoscere prima di stipulare una polizza.
Ogni parola infatti potrebbe indicare una condizione, a seconda dei casi vantaggiosa o svantaggiosa, e comprendere come quell’aspetto influisca su premio, massimale, e tanti altri elementi, può fare la differenza. A cambiare non è solo di prezzo, ma sono anche le garanzie per te e per il tuo patrimonio economico.
Per questo motivo abbiamo deciso di creare una pratica guida che puoi consultare quando, leggendo una polizza o un articolo, troverai qualche vocabolo che ti crea difficoltà.
Ti spiegheremo il significato delle parole, ma anche come incidono quelle voci su un preventivo, e quali garanzie includono o escludono.
Sommario
IL PREMIO ASSICURATIVO
Il premio assicurativo è la quantità di denaro che un individuo o un’azienda paga per avere una polizza assicurativa. In altre parole, quando sottoscrivi una polizza assicurativa, il tuo assicuratore ti addebiterà un premio: questo è l’importo da pagare per la polizza.
Molti fattori possono influenzare il premio assicurativo, per cui il prezzo da pagare sarà diverso a seconda che si tratti di:
- assicurazione casa
- polizze per veicoli
- polizze vita
- RC professionale
- assicurazione business
- e così via.
Sul prezzo del premio, in generale, possono influire anche altri fattori legati alla tua persona e alla tua “biografia assicurativa”, tra cui:
- la tua età;
- l’area in cui vivi;
- eventuali reclami presentati in passato;
- il fatturato.
Facciamo un esempio, prendiamo il caso di una polizza di assicurazione sulla vita.
Per questo tipo di polizza l’età in cui inizi la copertura determinerà l’importo del premio, insieme ad altri fattori di rischio (come la tua salute attuale). Più giovane sei, più bassi saranno generalmente i tuoi premi. Al contrario, più invecchi, più paghi in premi alla tua compagnia di assicurazioni.
La regola generale è questa: maggiore è il rischio associato, più costosa è la polizza assicurativa (e quindi i premi assicurativi).
Ci sono anche altri elementi che influenzano il prezzo:
- la scelta del massimale;
- la presenza di franchigia o scoperto;
- la retroattività.
È importante ricordare che il mancato pagamento del premio da parte della persona fisica o dell’impresa può comportare l’annullamento della polizza.
INDENNIZZO
L’indennizzo è la somma dovuta dalla compagnia all’assicurato di una polizza danni o al beneficiario di una polizza vita in caso di sinistro.
MASSIMALE
Il massimale è uno dei concetti più importanti da chiarire quando si considera una polizza assicurativa, perché determina l’importo massimo che una compagnia di assicurazioni pagherà per un reclamo.
Come scegliere il massimale? Ovviamente il ragionamento varia a seconda dell’ambito che andiamo a valutare.
Un esempio: consideriamo l’ambito dell’assicurazione professionale medici.
In questo caso, più che per altre professioni, la scelta del massimale è fondamentale perché, avendo a che fare con la salute delle persone, i rischi che un medico corre sono elevati. Questo significa che possono esserci anche richieste di risarcimento elevate, quindi noi consigliamo di tenere il massimale alto. In questo modo sarà l’assicurazione a coprire eventuali danni, senza dover integrare la spesa con il tuo patrimonio personale.
La scelta di un massimale più o meno alto influisce ovviamente sul premio dell’assicurazione, ma a volte una spesa di poche centinaia in più può significare un massimale molto più alto, che potrebbe servire a coprire richieste di risarcimento anche molto elevate.
Per la professione medica, nel definire il massimale entrano in gioco anche altri elementi, come le specializzazione, ognuna delle quali ha dei rischi specifici.
Ecco perché affidarti a partner affidabili e competenti, che possano chiarire tutti questi punti con una consulenza appropriata, deve essere una tua priorità.
FRANCHIGIA E SCOPERTO
In una polizza assicurativa, la franchigia e lo scoperto indicano una somma di denaro che resta a carico dell’assicurato.
La franchigia è espressa in cifra fissa, mentre lo scoperto in percentuale.
Spieghiamo la differenza con un esempio pratico.
Mettiamo che l’entità del danno da pagare sia pari a 1000 euro.
- Se la polizza prevede una franchigia di 100 euro, allora 900 euro verranno coperti dalla compagnia assicurativa, mentre i restanti 100 euro (la franchigia, appunto) toccheranno all’assicurato.
- Se la polizza prevede uno scoperto pari al 20%, allora la cifra spettante all’assicurazione sarà di 800 euro, mentre lo scoperto di 200 euro (il 20% del totale) verrà pagato dall’assicurato.
Quando stipuli una polizza devi stare molto attento a tutte le clausole, quindi anche all’eventuale presenza di franchigia e scoperto, che spesso vengono utilizzati dalle compagnie assicurative come soglia per i pagamenti delle polizze.
Ricorda: ci sono molte polizze che non presentano né franchigia, né scoperto.
RETROATTIVITÀ
La retroattività offre copertura in merito ad una ipotetica richiesta di risarcimento danni relativamente all’attività professionale svolta in un periodo antecedente alla stipula della polizza.
La retroattività è uno degli aspetti da considerare all’atto della stipula di una polizza professionale. Nello specifico, per rendere operante la copertura assicurativa, la prestazione professionale che genera il danno può verificarsi anche prima della stipula, ma la richiesta di risarcimento deve giungere per la prima volta dopo la stipula dell’assicurazione professionale. Inoltre, la fattispecie che porta alla richiesta di risarcimento non doveva essere nota prima della stipula stessa.
Ecco un esempio per spiegarti meglio il concetto.
Se acquisti una copertura assicurativa con cinque anni di retroattività, significa che la polizza coprirà per gli errori professionali che hai commesso fino a cinque anni precedenti la stipula del contratto assicurativo, e che abbiano generato per la prima volta una richiesta di risarcimento dopo la stipula stessa. E come abbiamo già detto, i fatti relativi alla richiesta del risarcimento non dovevano essere noti prima della stipula della polizza.
Due casi specifici che potrebbero interessarti:
- per un’assicurazione medici neolaureati non avrà importanza l’acquisto della retroattività che vada oltre la data di iscrizione all’Albo, in quanto non è mai stata esercitata l’attività professionale negli anni precedenti;
- una polizza RC professionale avvocato per legge ha una retroattività illimitata, e una postuma di 10 anni.
ESCLUSIONI DI POLIZZA
Le esclusioni sono situazioni ed eventi che non sono coperti dalla polizza, e che quindi non fanno scattare il risarcimento della compagnia. Sono aspetti di una polizza che sono specificamente richiamati nel contratto assicurativo, a cui bisogna stare particolarmente attenti.
Una particolare attenzione alle esclusioni di polizza va fatta nell’ambito delle rc professionali. Queste polizze di solito garantiscono una copertura “All Risk”, che tutela l’assicurato da tutti i rischi potenziali della professione, tranne quelli espressamente menzionati nel contratto di stipula al paragrafo “Esclusioni”.
RIVALSA
La rivalsa (o azione di rivalsa) è il diritto dell’Impresa o dell’Ente di richiedere all’assicurato il rimborso di quanto pagato, nei casi previsti da determinate pattuizioni (esclusioni contrattuali della copertura).
La copertura dell’eventuale azione di rivalsa è un elemento molto importante.
Prendiamo il caso di un’assicurazione Professionale Medico Chirurgo. Questa polizza coprirà, oltre alle altre tipologie di danni, anche eventuali azioni di rivalsa esperite:
- dalla struttura, clinica o istituto – non facenti capo al Servizio Sanitario;
- dall’I.N.P.S.
La rivalsa è importante anche per l’assicurazione colpa gravi dipendenti pubblici. In questi casi è l’Ente in cui il lavoratore presta servizio che può rivalersi sull’assicurato a seguito della richiesta danni del terzo.
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